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La banca dati
MONFERRATOARTE
origina da un libro pubblicato nel 2006 (C. Aletto,
Chiese extraurbane della Diocesi di Casale Monferrato.
Repertorio storico-biografico degli edifici di culto,
San Salvatore M.to 2006), di cui è un aggiornamento ed
ampliamento. E' aperta ai contributi di quanti vorranno
fornire nuove notizie o correggere i dati raccolti.
Gli
aggiornamenti delle schede, coi nuovi contributi, sono
effettuati periodicamente a cura di C. Aletto.
Ogni scheda
corrisponde ad una parrocchia. Sono escluse le dieci parrocchie urbane di Casale Monferrato.
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Nella
descrizione degli edifici, «destra» e «sinistra» e
progressione delle cappelle si intendono come se
l’osservatore dall’ingresso della chiesa procedesse rivolto
verso l’altar maggiore.
Di ogni
toponimo viene indicata la forma dialettale localmente in
uso e la forma scritta più antica reperita con la data di
attestazione. Per la trascrizione del dialetto “monferrino”,
in assenza di regole unanimemente accettate, si è utilizzata
una grafia semplificata, che, se non rappresenta tutte le
sfumature del parlato, consente comunque una lettura
immediata. Grafia fonetica
semplificata del dialetto monferrino
ö . eu francese. Es.: föra (fuori)
ü . u francese. Es.: cürt (corto)
j . suono semiconsonantico. Es.: föja, fija
(foglia, figlia)
n- . n velare o faucale. Es.: sman-a (settimana)
s-c . suono staccato. Es.: s-ciancà (strappare)
s . s sorda. Es.: surd (sordo)
ž . s sonora. Es.: röža, bžogn (rosa, bisogno)
c/g . suono duro (gutturale) in fine di parola. Es.: toc,
sing (pezzo, cinque)
cc/gg . suono dolce (palatale) in fine di parola. Es.: sücc
(asciutto)
l’accento è utilizzato per segnalare la vocale tonica.
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